giovedì 9 gennaio 2014

NON MI SVEGLIATE.

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SE LA VITA E’ TROPPO GRIGIA, CHIUDETE GLI OCCHI E FANTASTICATE , PERCHE' QUANDO LI APRITE COMINCIA IL BELLO



Spesso mi succede di perdermi nei miei pensieri, e lì m’incanto finchè non sento la voce di mia moglie arrivare da molto lontano “c’è qualcuno?” 

mentre fuori la mia vita scorre apparentemente ordinaria, nella mia testa si consumano imprese eroiche e rischiose. Nella mia testa si respira una specie di nostalgia per le cose vintage: le foto su pellicola, i telefoni pubblici ecc. ecc.

Faccio parte di una generazione che ha assistito al debutto di sistemi e apparecchi ora d’uso comune: i videogame, il cellulare, il web, sono di quelli che ancora ricorda cosa vuol dire costruire qualcosa di tangibile, partecipare a un progetto con altre persone.

Rimpiango quei tempi? Apprezzo tutti i vantaggi  della tecnologia, ma ora i processi di lavoro sono diventati virtuali e individuali, e cosi ci si dimentica di vivere, di uscire per strada.

Dopo una vita trascorsa ad osservare tra paesaggi bellissimi e storie di personaggi  straordinari, sono arrivato a un punto della vita in cui sento molto il genere di conflitto che affligge chi dentro si sente diverso da come gli altri lo vedono.  Ora non mi resta di riconnettermi con il mio passato e mantener la mente vigile nel presente.


Dove trovo la forza dove da dove assimilo Il mio carburante? Sono i sogni che ho coltivato fin qui.

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